ACQUE DURE

BIANCAMARIA RIVOLTA • 19 ottobre 2023

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Le acque dure sono acque ricche di calcio.

In genere, tutti raccomandando ai soggetti con calcoli di diminuire l'apporto giornaliero del calcio a scopo preventivo. Risulta dalle ricerche che un elevato rapporto di calcio non si accompagna ad un rischio elevato di calcolosi renale. La restrizione di calcio nella dieta consente di aumentare l'assorbimento dell'acido ossalico nel tratto intestinale, facendolo arrivare in maggiore quantità nelle urine, qui precipita formando calcoli. Se invece c'è più disponibilità di calcio nella dieta, questo si lega all'acido ossalico prima che il cibo arrivi nel tratto gastro-intestinale formando ossalato di calcio.

Il risultato è: riduzione della sua assimilazione e quindi meno presenza nelle urine e perciò meno calcolosi renale.


Il calcio deve essere assunto durante i pasti principali proprio per contrastare l'assorbimento di ossalato quindi noi dobbiamo bere acque con alto residuo calcico e magnesiaco.

Possiamo affermare che il calcare incrosta gli elettrodomestici ma non il nostro organismo.


In commercio troviamo tante acque bicarbonato-calciche e bicarbonato-magnesiache e per essere definite calciche devono avere un quantitativo di calcio superiore a 150 mg/l (ad esempio acqua Lete, acqua Sangemini) e magnesiache se il quantitativo di magnesio è superiore a 50 mg/l.

Anche l'acqua Sangemini è molto ricca di calcio (325,10 mg/l).


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